Fondatore e anima. Riferimento morale. Assolutamente inarrestabile.
Trascinato dal proprio lavoro in tutti i continenti, ha cominciato a scegliere gli alberghi in base alla dimensione degli armadi delle camere, nei quali si rinchiude per suonare.
Esiliato in Ungheria per alcuni mesi, ha fondato una versione magiara dei Pavos Rojos, usando la pasta al sugo di guanciale e peperoni come esca per catturare pianisti brahmsiani.
Capace di guidare dalla Germania per presentarsi il mercoledì sera a prove.
Improvvisatore feroce, caldo, da trance, con forti inflessioni mediterranee.
Per ogni settimana in cui non ha avuto il tempo di suonare ha acquistato un amplificatore od un subwoofer, che mette a disposizione della band e di ogni sorta di musicista squattrinato e confuso.